“Non dovevi fare un altro figlio, ora al lavoro ti faremo morire”. E’ una delle frasi che si è sentita dire Chiara (nome di fantasia per tutelarne l’identità) dopo non aver accettato la buonuscita proposta al suo rientro in azienda, dopo il secondo figlio. La vicenda nei giorni scorsi è rimbalzata sui quotidiani nazionali e soltanto ora si scopre che Chiara è una lavoratrice comasca. Un caso come ne esistono molti altri che quotidianamente vengono sottoposti all’ufficio vertenze legali della Cgil di Como.
Da gennaio a ottobre, l’ufficio ha gestito 1665 pratiche, oltre mille consulenze, 229 procedure concorsuali, 245 recupero crediti e 178 violazioni contrattuali. Il settore dove si è registrato il maggior numero di vertenze è il terziario per la vertenza individuale. Sul fronte collettivo e concorsuale i settori che hanno fatto registrare più pratiche sono l’industria manifatturiera, il comparto del tessile e il metalmeccanico.