Nuovo dormitorio in città, il Comune ritenta nell’impresa. L’amministrazione comunale ha inviato una lettera di sollecito a enti e associazioni per conoscere la loro disponibilità su immobili o locali da destinare all’accoglienza di senzatetto, e capace di accogliere almeno 30 persone. A inizio settembre Palazzo Cernezzi aveva inviato la richiesta di disponibilità a 21 indirizzi del territorio, ma dopo oltre un mese nessuno si è ancora fatto avanti.
La mozione per l’istituzione di un nuovo dormitorio, che ha incassato il via libera a luglio scorso da un consiglio comunale decimato dalle ferie estive con soli 14 voti favorevoli, prevede che la struttura non sia ricercata soltanto tra gli immobili comunali, ma anche tra i soggetti terzi coinvolti direttamente dal Comune. Palazzo Cernezzi attualmente non avrebbe infatti spazi pronti da destinare all’uso, salvo ristrutturazioni importanti che porterebbero via inevitabilmente tempo e risorse.
Da mesi l’amministrazione sta incontrando le associazioni e gli enti comaschi che si occupano di sociale per capire quali strutture in città siano in grado di ospitare in maniera permanente le persone senza fissa dimora.
Tutto fermo al momento. “Abbiamo inviato il sollecito per avere una risposta nel più breve tempo possibile. Aspettiamo l’esito della seconda chiamata”, commenta il sindaco di Como, Mario Landrisicna, che si sta occupando personalmente della vicenda. Nonostante nei mesi scorsi in tanti, politici e non, avevano sposato la proposta di realizzare un nuovo dormitorio, sottolineando come fosse una priorità per la città, a oggi però resta l’incertezza sui tempi di realizzazione della nuova struttura.