Camion italiani utilizzati per trasporti interni in Svizzera, violando le norme in vigore nella Confederazione Elvetica per i viaggi commerciali nel Paese. Al termine di un’inchiesta mirata, l’amministrazione federale delle dogane ha notificato tre atti d’accusa ad altrettante persone coinvolte nell’inchiesta.
L’indagine è riferita a un’azienda di trasporti svizzera, con sede in Ticino e casa madre in Italia. La ditta utilizzava veicoli esteri per effettuare trasporti interni in Svizzera, un’operazione vietata in quanto i trasporti interni sono consentiti solo se si utilizzano veicoli immatricolati in Svizzera. L’amministrazione delle dogane ha chiesto all’azienda tributi doganali per 50 mila franchi.