“Non dobbiamo temere alcun giudizio, critico o contrario, quando affermiamo la necessità di esaltare la nostra unità nazionale e le nostre forze armate. Non dobbiamo sussurrarlo timidamente e riservatamente, dobbiamo proclamarlo con forza, con riconoscenza, esattamente come nelle giornate dedicate alle diverse forze di polizia, di cui ricordiamo troppo spesso il sacrificio e la dedizione solo in occasione dei colpi loro duramente inferti mentre proteggono legalità e sicurezza”. Queste le parole del sindaco di Como, Mario Landriscina, in occasione delle celebrazioni per la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate.
Alla cerimonia al monumento ai caduti di viale Puecher hanno partecipato, oltre al sindaco, l’assessore Francesco Pettignano, la presidente del consiglio comunale Anna Veronelli, il prefetto Ignazio Coccia e il questore Giuseppe De Angelis. Presenti i rappresentanti delle forze armate e delle associazioni dell’Arma, oltre a un gruppo di studenti e ad alcuni cittadini. Durante la cerimonia, l’alzabandiera e la deposizione delle corone all’interno del monumento, dove sono elencati i nomi dei caduti comaschi. Il sindaco ha ricordato le guerre del secolo scorso e dei nostri giorni e coloro che offrirono la vita per l’unità d’Italia.
“E’ bene che i nostri giovani sappiano e non gli sia permesso di dimenticare – ha concluso Landriscina – A noi tutti spetta il dovere di affermare che se oggi il nostro Paese è libero, unito, indipendente, è ampio merito delle nostre donne e dei nostri uomini in divisa”.