Undici milioni di euro in sei mesi, da gennaio a giugno. Denaro contante non dichiarato intercettato ai valichi di confine tra Italia e Svizzera dai militari della guardia di finanza di Como, in collaborazione con l’Ufficio delle Dogane.
Le fiamme gialle effettuano controlli a tappeto al confine con l’obiettivo proprio di bloccare i traffici illeciti, non solo di denaro. Sul fronte del contante non dichiarato, sono circa 400 le persone fermate dai finanzieri del gruppo di Ponte Chiasso mentre tentavano di superare i valichi con valuta non dichiarata. Di questi, la metà trasportava somme di denaro superiori a 10mila euro, ovvero la soglia massima consentita.
Le contestazioni hanno riguardato cittadini italiani e stranieri, originari nella maggior parte dei casi della Svizzera e dell’Unione Europea ma anche provenienti da Cina, Medio Oriente e Nord America.
Tra i nascondigli utilizzati nel tentativo di passare inosservati i vani dell’abitacolo dell’auto, i sedili ma anche i bagagli o i vestiti, intimo e scarpe in particolare. Stratagemmi non sufficienti ad ingannare il fiuto del “cash-dog” Derek, il pastore tedesco delle fiamme gialle, addestrato a riconoscere l’odore delle banconote anche a distanza.
I dati del primo semestre del 2019 sono in linea con quelli dell’anno precedente. Le fiamme gialle hanno elevato sanzioni amministrative per circa 90mila euro, direttamente incassate dall’Erario. Alle multe si affiancano poi le indagini per accertare la provenienza delle somme e verificare eventuali casi di evasione fiscale.