A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo regolamento di polizia urbana, il prossimo 9 novembre, si riaccende il dibattito politico sulla misura che vieta la pesca nel primo bacino del lago di Como. Sulla questione interviene il Partito democratico, in particolare il consigliere comunale dem Gabriele Guarisco che spiega: “Questo regolamento, sostanzialmente, vede la pesca dilettantistica e ricreativa come un sorta di disturbo della passeggiata sul lungolago, considerata solo come spazio turistico. Per questo è più restrittivo del precedente, che almeno consentiva di pescare dal molo di Sant’Agostino o dalla diga foranea”.
Poi il consigliere aggiunge: “L’attività della pesca dilettantistica, con il nuovo regolamento, viene confinata nelle ore notturne, anche in controtendenza con la legge regionale in materia che indica come normale per questa attività ricreativa l’orario diurno e solo come deroga consente in alcune zone, tra cui il nostro lago, anche quella notturna”. Sulla discussione che si è riaccesa per le nuovi disposizioni in materia di pesca, Guarisco conclude: “E’ solo il primo esempio di come questo nuovo regolamento avrebbe avuto bisogno di un supplemento di riflessione, come abbiamo detto più volte in Aula, e di come spesso questa Giunta, e chi ne sostiene i provvedimenti, agisca in modo raffazzonato”.
La replica del Comune
In una nota Palazzo Cernezzi fa sapere che “il confronto tra i pescatori e l’amministrazione proseguiranno in modo da poter raccogliere tutte le osservazioni ed eventualmente apportare le opportune modifiche”.
“Da parte mia – commenta l’assessore alla Polizia locale Elena Negretti – tengo a sottolineare il rapporto sereno e collaborativo tra i pescatori dilettanti e l’amministrazione, come entrambe le parti hanno confermato ancora oggi al netto di ogni polemica sterile”