Dopo il ko contro Venezia Cantù è chiamata ad affrontare Trento dell’ex coach Nicola Brienza. L’appuntamento è per domani al PalaDesio alle 18.30.
Presentando il match l’allenatore, Cesare Pancotto, parte da un discorso più ampio «Anzitutto – spiega – dobbiamo conquistarci la salvezza e per riuscire a raggiungere questo obiettivo dovremo lottare ogni singola gara Che il campionato sarebbe stato difficile lo sapevamo fin dall’inizio, ora ne siamo ancor più consapevoli. Per affrontarlo, però, dobbiamo giocare con grande durezza mentale».
«La squadra – aggiunge – in questo momento necessita di una crescita che deve essere supportata dalla capacità di reagire alla prima spallata degli avversari. Per riuscirci occorre avere concentrazione e continuità, gli effetti speciali non servono a nulla. Tutto questo ci porterà sicuramente a commettere meno errori».
Quindi il tecnico si concentra sula sfida casalinga di domani.
«In difesa – chiarisce Pancotto – dovremo abbassare le percentuali al tiro di Trento, specialmente all’interno dell’area; mentre in attacco dovremo riuscire ad aumentare le nostre percentuali».
Fino allo scorso anno Nicola Brienza era capo allenatore proprio dei brianzoli: «È un tecnico in rampa di lancio che ha fatto buone cose a Cantù – dice in conclusione il coach – specialmente nel girone di ritorno. L’importante chiamata di Trento avvalora l’ottimo percorso che ha svolto nel corso della passata stagione».
Infine una riflessione sul pubblico canturino. «Non ci hanno mai fatto mancare la spinta e in questo Cantù sa essere davvero una piazza unica. Perdere di trenta punti – il riferimento è alla gara contro Venezia -non fa piacere a nessuno, i tifosi – conclude Pancotto – l’hanno capito e questa settimana ci hanno trasmesso ancor più calore. Adesso, però, tocca a noi: dobbiamo restituire questo entusiasmo, giocando a Desio una partita importante».