Il 65 per cento dei diplomati comaschi sceglie di iscriversi all’università e la maggior parte di loro è donna. Le discipline ingegneristiche ed economico-statistiche sono le più gettonate, seguite da quelle politico-sociali. Cala l’attrattività dei corsi di Lingue, Lettere e Giurisprudenza. È quanto emerge dal report “Scuola e lavoro: dalla formazione alla professione” presentato a Lariofiere nell’ambito di Young, il Salone dell’orientamento. Sono 2.550 i residenti a Como immatricolati nell’anno accademico 2017-2018, con un incremento del 4,5 per cento rispetto all’anno precedente, mentre sono 12.600 quelli residenti in provincia, in crescita del 5,9 per cento. Sul Lario la fascia più consistente di iscritti all’università studia ingegneria (13,6%). Poco al di sotto si attestano le discipline economico-statistiche, con il 13,1 per cento di iscritti. Supera il 10 per cento anche il gruppo disciplinare politico-sociale (11,2%). Frequenta corsi di medicina o affini l’8,9 per cento degli immatricolati, in flessione rispetto all’anno accademico 2016-2017. In calo gli iscritti a Lingue (7,8% rispetto all’8,3% dell’anno precedente). Tra gli altri corsi di rilievo, quello giuridico (7,3% in flessione), quello dell’insegnamento (6,6% in crescita) e quello letterario (6,3% in calo). Non raggiungono la soglia del 5 per cento le discipline chimico-farmaceutiche (4,4%), scientifiche (4,3%), geo-biologiche (4,2%) e psicologiche (3,8%). In provincia di Como, nel 2017 si sono laureati poco più di 2.600 studenti, in crescita rispetto al 2016. La quota femminile è superiore a quella maschile e supera il 56 per cento.