Sono stati individuati e denunciati i due vandali che hanno preso di mira la “Maestà sofferente”, l’opera del designer Gaetano Pesce installata in piazza Garibaldi a Cantù in occasione del Festival del Legno.
Grazie alle immagini della videosorveglianza della zona e al lavoro degli agenti della polizia locale sono stati rintracciati due 25enni canturini che la mattina del 28 settembre scorso, poco prima delle 5, hanno piegato una delle frecce che compongono l’opera. La “Maestà sofferente” è una scultura che rappresenta un corpo femminile nudo infilzato da centinaia di frecce, un’installazione di otto metri metafora della violenza sulle donne. Nel video si vedono i due che si avvicinano all’opera, uno solleva l’altro, viene piegata la freccia, poi si allontanano senza fretta.
Determinati – come detto – sono risultate le riprese delle telecamere per ricostruire i movimenti dei due giovani poi l’attività d’indagine ha portato a identificarli. Alla fine si sono presentati in comando e hanno ammesso di aver danneggiato l’opera dopo una serata di festeggiamenti in compagnia e chiedendo scusa all’intera comunità.
La notizia è stata diffusa questa mattina dall’assessore alla Sicurezza del comune di Cantù, Maurizio Cattaneo, che sulla propria pagina Facebook ha spiegato che cosa rischiano ora i due denunciati per danneggiamento di cose di interesse artistico o storico. “A chi asserisce tesi polemiche sugli investimenti presenti e futuri in videocamere – dichiara Cattaneo – mi piace che si risponda con i fatti”.
“Continueremo a perseguire la nostra politica fatta di investimenti in sicurezza attiva e passiva” ha aggiunto il sindaco, Alice Galbiati.