Frasi shock e immagini toccanti, per sensibilizzare la pubblica opinione sull’infanzia violata e il diritto dei minori ad avere un futuro.
È la mostra del maestro della fotografia Giovanni Gastel per la cooperativa sociale “Piccolo Principe” ospitata a Como al Palazzo del Broletto in piazza Duomo da oggi al 27 ottobre (apertura tutti i giorni dalle 8 alle 22, ingresso libero).
Giovanni Gastel è di casa a Como (dove è giurato tra l’altro del premio “Città di Como” di letteratura) e si fa qui, da celebre fotografo di moda, testimone del disagio sociale. La mostra è curata da Maria Cristina Brandini e realizzata da “Piccolo Principe Onlus” con il contributo della Casa Vincenziana di Como. «È una mostra dal tema scottante» ha detto la curatrice illustrando anche le conferenze che accompagneranno l’esposizione.
Al Broletto saranno esposte 28 fotografie in cui l’autore, dopo un’attenta e amorevole conoscenza personale, ha ritratto bambini e adolescenti della comunità Piccolo Principe di Busto Arsizio, nel Varesotto, simbolo delle case-famiglia che accolgono i minori sottratti alle famiglie per situazioni di violenza e disagio. Ogni bambino e ragazzo si copre il volto con le mani. Alle immagini sono abbinati i racconti scritti dalla fondatrice e responsabile della Comunità Patrizia Corbo.
«Lavoriamo su un dolore che si crede irreversibile, ridefinendo identità senza pacchetti preconfezionati» ha detto Gloriana Valsecchi della comunità per minori Casa Vincenziana di via Tatti a Como, conosciuta principalmente come mensa per i poveri. «Ospitiamo ora 15 ragazze dai 13 ai 22 anni – ha detto il presidente della struttura Andrea Vestuti – Il nostro impegno nel volontariato negli anni ci ha permesso di costruire mattone su mattone un futuro per tante persone. Ultimamente due ragazze ormai maggiorenni hanno trovato un lavoro stabile e andranno a vivere da sole».
Contestualmente alla mostra, è stato bandito il Concorso nazionale e internazionale di fotografia “L’Onda Nuova”, ideato e curato da Maria Cristina Brandini e totalmente realizzato dalla Casa Vincenziana.