Tagli senza fine in Comune a Campione d’Italia. Il commissario prefettizio che regge le sorti del municipio dell’enclave ha deciso di procedere con altri 29 licenziamenti. Tra i dipendenti “collocati in posizione di disponibilità”, come si dice per gli impiegati pubblici, 7 agenti di polizia locale, 2 autisti, 3 operai. Questi 29 esuberi si aggiungono agli altri 31 decisi lo scorso 25 settembre. In questo modo, il municipio dell’enclave si avvicina alla quota di 17 dipendenti – 13 a tempo pieno e 4 a tempo parziale – fissata dal ministero come limite massimo dopo la dichiarazione di dissesto dell’enclave.
I 29 licenziamenti decretati oggi saranno effettivi dal prossimo 14 ottobre. Com’è noto, però, martedì prossimo, 8 ottobre, il Tar si riunirà per deliberare sui vari ricorsi presentati dal sindacato proprio contro l’ipotesi complessiva di riduzione del personale del Comune di Campione.
Una sentenza sfavorevole al municipio rimetterebbe in discussione tutte le decisioni sin qui prese dal commissario, cosa che in parte era già avvenuta all’inizio di agosto, quando l’efficacia della prima dichiarazione di esubero era stata sospesa con un’ordinanza dal presidente del Tar del Lazio. Le motivazioni sono in ogni caso sempre le stesse: senza la razionalizzazione degli uffici non si può procedere nemmeno con l’impostazione del bilancio.
Ovviamente, la decisione di Zanzi non è piaciuta alle organizzazioni sindacali. Vincenzo Falanga, segretario generale della Uil funzione pubblica di Como accusa addirittura il commissario di «essersi assunto con queste due delibere una responsabilità politica: ha azzerato i servizi del paese senza avere prima tentato di aprire un confronto con il nuovo governo. Qualche giorno in più non avrebbe danneggiato nessuno. Adesso – aggiunge Falanga – Zanzi deve soltanto augurarsi di non essere smentito dal Tar. Da parte nostra continueremo a lavorare per far capire al nuovo esecutivo i gravi problemi che stanno uccidendo Campione d’Italia».