Un migliaio di studenti stamattina e altre 300 persone circa in serata al corteo per le vie della città. Nel mezzo – al pomeriggio – i quattro dibattiti riuniti sotto il titolo “Cambiamenti climatici e libertà personali”. Como ha deciso di esserci e di far sentire la propria voce nel giorno del terzo sciopero globale per il clima. Gli eventi pomeridiani e serali erano stati previsti dal movimento Fridays for future Como, sostenuto dai sindacati, per coinvolgere più persone possibile, in particolare i lavoratori e così è stato. Una scelta che, in parte, aveva l’obiettivo di rispondere anche a chi in passato ha criticato la massiccia adesione alle manifestazioni mattutine bollandole come occasioni per saltare la scuola.
Al fianco degli attivisti comaschi – come detto – Cgil, Cisl dei Laghi e Uil del Lario. Che hanno sposato le istanze e auspicano un confronto costruttivo con le istituzioni.
Il corteo in modo ordinato è partito poco dopo le 18 da Piazzale Montesanto (davanti alle caserme) percorrendo via Sirtori è arrivato in città murata per concludersi intorno alle 21 in piazza Cavour. Previste alcune tappe, una anche sotto il comune, con momenti di riflessione e brevi comizi.