Due guardie del servizio di vigilanza ferite per l’ennesimo episodio di violenza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Le guardie sono state chiamate dal personale medico per tre persone che creavano problemi in sala d’attesa e sono state poi aggredite da una di queste, già note perché erano già state protagoniste di episodi analoghi nel reparto di emergenza.
Secondo i primi accertamenti, a creare problemi sarebbero state tre persone presenti in sala d’attesa, tra i quali un uomo noto agli operatori perché più volte si presenta al pronto soccorso più per passare la notte al coperto che per una reale esigenza sanitaria. L’uomo avrebbe iniziato a discutere con una coppia, anche in questo caso una presenza non nuova in reparto. I tre avrebbero alzato eccessivamente i toni e sembra fossero anche alterati dall’alcol.
Gli operatori hanno chiesto quindi l’intervento delle guardie. Mentre la coppia ha deciso a quel punto di allontanarsi e lasciare la sala d’attesa, l’uomo è rimasto, disturbando gli altri presenti in sala d’attesa. Alla richiesta degli addetti alla vigilanza di lasciare il locale, l’uomo ha iniziato a inveire contro le guardie, minacciandole e insultandole prima di aggredirle fisicamente. I vigilantes hanno bloccato l’uomo e chiesto anche l’intervento dei carabinieri. I due addetti alla sicurezza sono stati poi medicati al pronto soccorso.
“Esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi colpiti dall’ennesima aggressione. Purtroppo queste situazioni si verificano ciclicamente – dice il coordinatore della Rsu dell’Asst Lariana Massimo Coppia – Ci rivolgiamo alla direzione generale affinché, come da richiesta dei rappresentanti sindacali riattivi il tavolo della sicurezza”.
Porte chiuse in orario notturno e vigilanza potenziata al pronto soccorso. Le aggressioni al personale ospedaliero sono ormai da tempo un’emergenza al Sant’Anna ma anche negli altri presidi sanitari e l’Asst Lariana ha provato a prendere provvedimenti per ridurre i rischi. Dall’agosto scorso è stata decisa la chiusura dell’ingresso principale dalle 21.30 alle 5.30, mentre a Cantù è stata proposta una collaborazione con associazioni quali i Cavalieri dell’Ordine di Malta e l’Associazione Carabinieri per garantire un presidio maggiore al pronto soccorso e nei reparti più a rischio.
“Aggressioni come quella avvenuta la notte scorsa al pronto soccorso del Sant’Anna fortunatamente non sono frequenti – dice il direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi – E’ stato un episodio deprecabile ed è grazie alla nuova organizzazione e al potenziamento dell’attività di sorveglianza, che le conseguenze sono state fortunatamente contenute”. La presenza delle guardie ha evitato conseguenze peggiori. “L’aggressione avrebbe potuto avere ben altre dimensioni se si fosse verificata fuori dal pronto soccorso – conferma Banfi – Proprio per garantire una maggiore sicurezza ai pazienti, ai loro familiari e agli operatori infatti, dallo scorso mese di agosto, dalle 21.30 alle 5.30, la porta principale dell’ospedale viene chiusa e chiunque abbia bisogno deve passare dall’ingresso del pronto soccorso dove è stata concentrata la presenza della vigilanza”. I rappresentanti sindacali chiedono di riattivare il tavolo per la sicurezza. “Ne prendo atto – dice il direttore generale – e attendo fiducioso che vengano proposti ulteriori miglioramenti. Intanto, naturalmente esprimiamo ai due operatori aggrediti la massima solidarietà”.