L’Apecar del Comune trascina in tribunale l’ex sindaco di Argegno Roberto De Angeli e il fratello dell’attuale primo cittadino. L’accusa è peculato, per aver dato l’assenso all’utilizzo del mezzo per fini privatistici, ovvero portare del materiale al Lido in occasione della festa della porchetta. Le telecamere hanno documentato l’utilizzo dell’Ape per almeno una ventina di minuti.
Era l’agosto dell’anno scorso e il caso è scoppiato per un esposto presentato da un consigliere di minoranza. L’ex sindaco e il fratello del primo cittadino attuale, che era alla guida del mezzo, sono stati rinviati a giudizio questa mattina e l’udienza è stata fissata per il 18 ottobre del prossimo anno.
Per l’accusa, De Angeli avrebbe concesso l’utilizzo dell’Ape comunale non per scopi pubblici, bensì per una festa privata a base di porchetta che era in programma al Lido di Argegno in una serata di agosto.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Elisabetta Di Matteo, si è opposta a questa tesi, sostenendo che in realtà l’Ape era stata concessa ma per ben altro utilizzo, ovvero lavori di volontariato per la pulizia e sistemazione di una darsena, materiale che era poi stato lasciato all’esterno del Lido. «Si trattava di lavori di piccola manutenzione, soprattutto di volontariato da parte di una decina di giovani di Argegno – ha commentato il legale – Lo dimostreremo in aula in un pubblico dibattimento».