L’Università dell’Insubria è coinvolta in un importante progetto internazionale, che riceverà 4,8 milioni di euro di finanziamento per un piano di lavoro triennale sulla radioterapia dei tumori: Origin è stato approvato dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon2020, il programma strutturale di sostegno comunitario alla ricerca.
Il progetto è guidato dall’Università di Limerick, in Irlanda, a capo di un consorzio che comprende due aziende, due centri clinici e tre università: l’Insubria, che riceve mezzo milione di euro, è presente con il gruppo coordinato da Massimo Caccia, docente del Dipartimento di Scienza e alta tecnologia che ha sede a Como.
Origin punta a sviluppare un sistema di imaging “in vivo” durante i trattamenti di brachiterapia oncologica e di radioterapia, per i tumori alla prostata e all’apparato genitale femminile.
“In medicina le immagini sono vitali per la diagnostica: Tac, Pet e ecografie hanno aperto prospettive difficili da immaginare fino a qualche decennio or sono – ha spiegato il professor caccia – Una nuova frontiera è quella della radioterapia dei tumori, in cui la definizione dei piani di rilascio di dose si basa sulle immagini morfologiche e funzionali. Ed è proprio in questo ambito, molto attuale e strategico, che si incastona il progetto europeo a cui lavorerà il team dell’Insubria”.