“Il Comune di Como non è tra gli enti destinatari dell’invito alla manifestazione di interesse promossa dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione”. Così il sindaco di Como, Mario Landriscina risponde alla lettera inviatagli lo scorso 28 agosto dai consiglieri Bruno Magatti (Civitas) e Patrizia Lissi (Pd).
Nella missiva i due consiglieri comunali chiedevano al primo cittadino di avviare progetti in città approfittando proprio degli stanziamenti messi a disposizione dal Fondo Politiche Migratorie 2019 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Landriscina fa sapere però che Como non rientra nelle città che possono partecipare al bando e aggiunge che “pur ritenendo l’iniziativa del Ministero condivisibile non potrà essere formalizzata alcuna idea progettuale finalizzata a sviluppare interventi che concorrano a favorire l’inclusione e a limitare il rischio di disagio sociale di cittadini di Paesi terzi a rischio di marginalizzazione presenti in città”. Infine il sindaco, rivolgendosi direttamente ai due consiglieri dice: “Pur raccogliendo volentieri ogni stimolo costruttivo si registra con sincero rammarico che non si sono adeguatamente e preventivamente documentati sull’impossibilità per il nostro Comune di partecipare al bando”.