Propazina nell’acqua: Legambiente chiede lo storico dei controlli e un’analisi a tappeto negli impianti idrici della provincia di Como.
L’associazione ambientalista interviene dopo due distinti episodi accaduti in provincia di Como in estate.
A Grandate il sindaco giovedì scorso ha emanato un’ordinanza urgente di divieto di utilizzo dell’acqua, poiché dalle analisi era emerso che il valore di Propazina, un tipo di diserbante, era di 2,03 microgrammi al litro, quindi ben superiore al valore consentito di 0,10. Un episodio molto simile si era verificato a luglio nel comune di Colverde che peraltro pochi giorni fa ha pubblicato sul proprio sito i risultati degli ultimi accertamenti svolti che mostrano come i livelli siano tornati nei limiti consentiti.
“La propazina è un diserbante – spiega Legambiente nella lettera inviata ad Ats Insubria, Arpa e tutti gli enti coinvolti – in letteratura è citato come possibile inquinante delle acque sotterranee. In base alla classificazione CE si tratta di sostanza “molto tossica per gli organismi acquatici” e “sospettata di provocare il cancro”, ovviamente per esposizione a dosi significative per tempi prolungati. È necessario – prosegue l’associazione – che ATS, ARPA e gestori pubblichino la serie storica dei controlli eseguiti sul territorio evidenziando se e quando sono stati cercati e analizzati in passato pesticidi nell’acqua e con quali esiti.
Per quanto riguarda l’aspetto più generale – conclude Legambiente Como – vista la vicinanza temporale e geografica dei due episodi riteniamo necessario che venga eseguita una campagna straordinaria di campionamento ed analisi per la ricerca di diserbanti ed altri pesticidi in tutti i pozzi della provincia”.