Italia fuori dal Challenger Atp “Città di Como”, trofeo “Banca Intesa”, e pure dal doppio nel trofeo “Bianchi Group.” È il verdetto delle semifinali che si sono disputate oggi sui campi di Villa Olmo. Partiamo dal singolare.
Lo scettro, detenuto da Salvatore Caruso, tornerà dunque a varcare i confini della Penisola. Stefano Travaglia e Alessandro Giannessi, entrambi favoriti alla vigilia, si sono arresi rispettivamente allo slovacco Andrej Martin e all’argentino Facundo Mena. Finale dunque a sorpresa al torneo di Villa Olmo. Travaglia – testa di serie numero 1 e 80° delle classifiche mondiali – è stato messo sotto per tutto il match (6-2 6-1) da un Martin versione extra-lusso. Giocatore che dopo la finale persa sette giorni fa a L’Aquila cercherà di riscattarsi domani in riva al Lario. Risultato che gli consentirà di avvicinare di nuovo la 100esima posizione dell’Atp. Travaglia, nel corso del primo parziale, ha anche chiesto l’intervento del fisioterapista ma ha poi proseguito regolarmente.
Cade anche Alessandro Giannessi. Il tennista ligure si è arreso alla rivelazione argentina Facundo Mena, 26enne di Buenos Aires che non era compreso in avvio tra i favoriti. Il suo cammino a Como è stato comunque impressionante, con l’eliminazione una dopo l’altra di quattro teste di serie, Lorenzo Giustino (la numero 5), il connazionale Facundo Bagnis (la 9), il campione del 2017 Pedro Sousa (la numero 3) e oggi Giannessi, numero 8 del tabellone. Partita strana, vissuta di parziali e contro-parziali. Dal 2-2 si è così andati al 6-2 Mena, poi al 6-1 Giannessi e infine di nuovo al 6-2 per il sudamericano.
Un tennista argentino non arrivava in finale a Como dal 2009, quando Juan Martin Aranguren perse da Oleksandr Dolgopolov. Per vedere una vittoria bisogna risalire all’anno prima, con il successo di Diego Junqueira.
Nel doppio invece, nulla da fare per i cugini Andrea e Federico Arnaboldi contro i forti Florin Mergea (Romania, arrivato in carriera ad essere numero 7 al mondo della specialità) e Andre Begemann, tedesco campione uscente del “Città di Como” in coppia con Dustin Brown. Il punteggio è stato di 6-2 6-3. In finale sfideranno il brasiliano Fabricio Neis e Pedro Sousa (Portogallo), che dopo aver vinto il torneo lariano in singolare (nel 2017) proverà ora a ripetersi in doppio. La giornata di domani sarà aperta alle 14 dalla finale proprio di quest’ultima specialità. Non prima delle 16, sarà la volta del singolare.