L’attenzione per le situazioni dei più poveri e degli svantaggiati, la dimensione missionaria della chiesa, l’opera di ristrutturazione delle parrocchie. C’è questo e molto altro nell’omelia pronunciata dal vescovo, Monsignor Oscar Cantoni, nel pontificale in cattedrale in occasione della festività di Sant’Abbondio, patrono di Como definito dal presule “padre e pastore, maestro e intercessore”.
Con l’inizio di un nuovo anno pastorale Cantoni ha invocato un lavoro corale di tutta la comunità che intreccerà l’importante sinodo diocesano, l’undicesimo, con una quotidianità fatta di tante urgenze come ad esempio le situazioni ai margini. “Vogliamo continuare a essere presenti sul territorio in aiuto ai tanti poveri che hanno bisogno non solo di cure e di aiuto materiale ma anche di una vicinanza amica di un sostegno spirituale che li aiuti a dare un senso compiuto alla loro fragile esistenza” ha detto ai fedeli, ricordando anche che la diocesi lariana è impegnata in una nuova cooperazione missionaria in Africa, precisamente in Mozambico.
“Vicina alla dimensione missionaria della chiesa – ha aggiunto il vescovo – è la necessaria opera di ristrutturazione delle parrocchie molte delle quali sono costituite nelle cosiddette comunità pastorali che non sono in concorrenza tra loro ma si aiutano vicendevolmente”. Le parole di oggi seguono quelle pronunciate ieri sera nella basilica di Sant’Abbondio durante il tradizionale “Messaggio alla Città” in cui ha invitato i comaschi ad essere “contemplativi nella città”.