“Nessuna responsabilità penale imputabile a un individuo vivente può essere presa in considerazione, per cui il ministero pubblico” del Canton Vallese (Svizzera) “ha informato le parti della sua intenzione di archiviare il caso”. E’ quanto scrive il magistrato in una nota alla fine dell’inchiesta sulla tragedia avvenuta il 30 aprile 2018 nella zona della Pigna d’Arolla, lungo l’itinerario di scialpinismo ‘Haute Route’ dal Monte Bianco al Cervino. Sette le vittime tra loro anche la guida alpina comasca, Mario Castiglioni (di 59 anni), capocomitiva, la moglie di origine bulgara Kalyna Damyanova e Andrea Grigioni (45enne) di Lurate Caccivio. Tra le altre vittime: Francesca Von Felten di Parma, Elisabetta Paolucci, Marcello Alberti e la moglie Gabriella Bernardi, di Bolzano.