Regole per i monopattini su strada Como è in ritardo, le opposizioni di Palazzo Cernezzi chiedono al Comune di agire in tempi rapidi perché – spiegano – la mobilità sostenibile non può aspettare.
«Secondo noi è necessario intervenire al più presto – dice Stefano Fanetti, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Como – l’opportunità di sviluppare la mobilità eco-sostenibile non deve diventare un problema. Il dato da cui partiamo è sicuramente il ritardo della città su una questione che altri hanno affrontato con maggiore decisione da tempo». Un esempio concreto è Milano. «Servono regole chiare, soprattutto in un contesto viabilistico complicato qual è quello comasco» chiude Fanetti.
Anche Bruno Magatti, capogruppo di Civitas, parla di una regolamentazione «necessaria, da varare subito e in modo rigoroso, come ha fatto Milano, perché mobilità sostenibile non vuol dire licenza di fare ciò che si vuole». Il problema maggiore per Como, sostiene Magatti, è la «mancanza di corsie privilegiate, le quali potrebbero garantire sicurezza agli utilizzatori e a chi è in strada. È vero che oggi sono ancora pochi coloro i quali usano i monopattini, ma non sarà sempre così. Le mobilità leggere e alternative sono chiaramente il futuro».
Secondo il capogruppo di Svolta Civica, Vittorio Nessi, «ogni soluzione votata alla mobilità sostenibile dev’essere appoggiata. Il tema della mobilità è da sempre il più importante per Como. Purtroppo – aggiunge – l’impressione è che la giunta non lo stia affrontando con la dovuta premura, come dimostra proprio il ritardo sul piano del traffico».
Ironico e in controtendenza, invece, Alessandro Rapinese, secondo il quale «la tecnologia supererà il problema. Quando la giunta affronterà la questione voleremo tutti sugli skate. Al di là della battuta – dice infine – mi auguro che arrivi presto una normativa nazionale: eviterebbe il fai da te che io giudico pericoloso».