Fari puntati sulla circolazione dei monopattini elettrici in alcune grandi città italiane, a partire da Milano, mentre Como – per ora – resta a guardare. Palazzo Marino da oltre una settimana ne ha vietato l’utilizzo in attesa delle linee guida che ne regolino l’impiego. Entro settembre nel capoluogo meneghino sarà pubblicato il bando per le manifestazioni di interesse delle società che vogliano attivare servizi di noleggio e condivisione di monopattini, skateboard e monoruote. I mezzi dovranno rispettare la normativa comunitaria, essere dotati di apparecchiature sonore, luci e limitatori di velocità. Obiettivo, tutelare la sicurezza degli stessi utilizzatori, oltre che di pedoni, ciclisti e automobilisti. In assenza di una regolamentazione, infatti, accade spesso che i monopattini vengano utilizzati su strada, sui marciapiedi ad alta velocità, in aree dove non ne è consentito l’impiego. A Milano, dunque, questo servizio di micromobilità a breve dovrebbe avere delle norme chiare da osservare. Non accade lo stesso a Como, dove i monopattini si vedono sfrecciare anche su strada e in prossimità di incroci trafficati e pericolosi. Nulla in questo ambito è stato ancora fatto o predisposto. «La normativa del governo offre la possibilità di sperimentare l’utilizzo di questi mezzi in alcune aree della città, come le aree pedonali, ciclabili o le zone 30, – dice il comandante della polizia locale, Donatello Ghezzo – Il Comune di Como, però, non ha ancora deciso di aderire a questa sperimentazione». «È una novità che non si può ignorare – è il commento dell’assessore alla Mobilità Vincenzo Bella – E nel filone di analisi che stiamo conducendo sulla mobilità non escludo che verrà dedicato un approfondimento nell’ambito del Piano del traffico o del successivo Piano della mobilità sostenibile». «Como arriva sempre dopo – interviene il presidente dell’Automobile Club Como, Enrico Gelpi – Si tratta di un fenomeno nuovo, ma molto diffuso in tante città europee. Sicuramente un minimo di regolamentazione ci deve essere, ma è importante che le norme non siano così restrittive da disincentivarne l’uso. Bisognerebbe effettuare un periodo di sperimentazione, anche perché in centro storico la circolazione potrebbe creare problemi. A Como ho visto davvero pochi monopattini, – conclude Gelpi – ma sarebbe bello incentivarne l’utilizzo e la diffusione. Forse ai tanti turisti che animano la città farebbe piacere godere di questo servizio».