La notizia sta rimbalzando di testata in testata. Il ministro con delega alla Famiglia e alle Disabilità chiama all’insurrezione. Nei giorni caldissimi della crisi di governo e alla vigilia del nuovo giro di consultazioni al Quirinale il neo ministro comasco della Lega, Alessandra Locatelli, si spinge ad augurarsi da Palermo – nella sua prima visita in Sicilia – “che nell’eventualità che la Lega vada all’opposizione e si formi un nuovo governo Pd-M5s il popolo insorga il prima possibile”, come dice alle agenzie di stampa Dire e AdnKronos: “I decreti sicurezza – dice Locatelli, a Palermo per un incontro con alcune associazioni al Policlinico – non vanno toccati. Il paese è già stato tormentato a sufficienza. Sono tra i migliori provvedimenti fatti quest’anno, su questo si può solo andare avanti. Tornare indietro è una follia e ci batteremo fino alla fine”.
Mercoledì, con la conclusione delle consultazioni avviate al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, potrebbe arrivare il nome del nuovo premier. Che secondo Locatelli non può nascere da un asse Pd-Movimento 5 Stelle: “Noi – anticipa il ministro – saremo tra i primi a scendere in piazza”.