Como: un territorio dove i turisti arrivano grazie al lago e a un paesaggio oggettivamente spettacolare. Ma dove si fermano poco, perché nel tempo libero c’è ben poco da fare. Mostre, concerti, sport. Un’offerta tutt’altro che in linea con quella di una città turistica di primo piano.
La fotografia dell’indagine sul tempo libero del Sole 24 Ore può sembrare impietosa, eppure è condivisa da molti comaschi. Quindi, molto vicina alla realtà.
Come spesso accade, ormai, sono i social network a fornire un feedback immediato sul pensiero dei cittadini. E i commenti all’analisi pubblicata ieri dal Sole 24 Ore sono eloquenti.
C’è chi sostiene Como sia una città per vecchi, chi sottolinea che sono anni che mancano le attività in una bellissima città come Como, dalle potenzialità non sfruttate.
C’è poi chi sprona l’iniziativa: Gli eventi si possono organizzare, invece di lamentarvi attivatevi. E ancora: Como città fantasma, Como triste e inattiva da anni, nonostante sia una perla, Una città che dorme.
Alcuni comaschi lamentano non solo l’assenza di iniziative, ma anche di locali. Altri sottolineano come il lago, pur bello, non sia più sufficiente. Decine di commenti dai quali emerge l’immagine di una città sonnecchiante, noiosa, ingessata.
Infine, un commento sintetico ma molto pungente: Como, desolazione a caro prezzo.
Vero!!! Turisti in giro dappertutto e città lasciata nell’incuria. Sono belli i paesini del Lago, tenuti come gioiellini, ma Como di certo non invoglia a fermarsi. È mi da l’impressione che importi poco o niente a questa amministrazione. Ovviamente questo è in mio pensiero anche se credo siano in tanti a condividerlo.