Crisi di governo: la comasca Alessandra Locatelli, ministro della Famiglia e della Disabilità, parla ai microfoni di Etv.
“È arrivato il momento. E’ giusto così. La Lega ha dimostrato grande forza di volontà. Vogliamo dare speranza a questo Paese. E’ tempo di una svolta definitiva: vogliamo andare al voto il prima possibile. Non c’è più tempo da perdere. Ci aspettiamo che agli italiani venga concessa questa opportunità, la possibilità di scegliere chi vogliono che governi questo Paese“.
Sui “no” del Movimento 5 Stelle indicati da Salvini come la causa della rottura dell’alleanza di governo, il ministro Locatelli dice: “Se siamo arrivati a questo punto è perché non si poteva più lavorare. Bisogna realizzare grandi opere, a partire dalla Tav, che è stata l’ultima goccia“.
In tema di possibili alleanze, il parlamentare lariano di Fratelli d’Italia Alessio Butti tende una mano. “Siamo l’unico partito che cresce. Gli ultimi sondaggi Ipsos ci accreditano al 7,5%. Sono percentuali che permetterebbero eventualmente un’intesa sovranista e conservatrice con la Lega sufficiente per dare un governo al Paese che duri un’intera legislatura, come chiedono cittadini, impresa e mondo del lavoro”. Per Butti era, se non scontato, sicuramente prevedibile che l’accordo Lega e Cinque Stelle non durasse.
E sul rapporto tra le due forze di governo, il sottosegretario all’Interno, il leghista canturino Nicola Molteni, è netto: “L’Italia ha bisogno di crescere. Al nostro Paese servono infrastrutture e investimenti. A causa dei ripetuti no del Movimento 5 Stelle rischiamo la paralisi e l’immobilismo ma noi non lo consentiremo. Gli italiani ci chiedono un governo capace di esprimersi in modo coraggioso e univoco. Ci chiedono di tornare presto al voto e noi non intendiamo far perdere altro tempo”
Sulla crisi di governo stamattina è intervenuto il deputato comasco del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò, con un duro affondo nei confronti di Salvini. “Il passaggio istituzionale voluto dl Ministro dell’Interno deve svolgersi davanti ai parlamentari, perché questa non è la Repubblica di Salvini. Inoltre, il ministro dell’Interno deve spiegare in aula le ragioni della crisi. Non è accettabile che venga svilito l’operato del Governo: ad oggi ne fa parte anche Salvini. Non è stato il ‘Governo dei no’ e non eravamo in spiaggia”.
“Che questo governo fosse arrivato alla fine si era capito da mesi – attacca la parlamentare comasca del Pd, Chiara Braga – L’Italia da un anno e mezzo è peggiorata in ogni settore per colpa di un governo dannoso”.