Piazzale Francesco Somaini: asfalto del marciapiede in formato patchwork con crepe e buche, pietre sconnesse o divelte, selciato dove spesso si inciampa o si lasciano i tacchi, ringhiera eternamente provvisoria di tubolari sconnessi e in qualche punto il bordo di pietra non esiste più per lasciare il posto a una voragine, una specie di sbadiglio che guarda direttamente sulla superficie del lago cittadino.
Altro insomma che luogo contemplativo a misura di turista a due passi dall’hangar dell’Aero Club Como e dalla cittadella razionalista del lungolago il cui fulcro è lo stadio Sinigaglia.
«Tutta l’area dello stadio meriterebbe maggiore considerazione e molta più manutenzione» commenta sconsolato Giorgio Porta, presidente dell’Aero Club. Lo scalo aereo internazionale ha da tempo allo studio una sistemazione dell’area direttamente antistante l’hangar degli anni Trenta di viale Puecher in concerto con il Comune di Como ma se ne parlerà più avanti. Così come è in corso l’altro progetto comunale, quello per la sistemazione dei giardini a lago, vedovo dei fondi regionali per scadenza dei relativi termini.