Pietro Sandrini, il 43enne di Sorico arrestato ieri con l’accusa di omicidio volontario aggravato, ha risposto oggi alle domande del giudice delle indagini preliminari.
Avrebbe ammesso di aver colpito il fratello Arno con una barra di ferro trovata nella camera, avrebbe negato di aver utilizzato un coltello, avrebbe infine aggiunto di non essersi reso conto della gravità della condizione dell’uomo perchè «Era tutto buio» e di non essersi accorto, proprio per questo motivo, del sangue e della ferita alla gamba destra.
Assistito dall’avvocato Rosaria Coletta, il sospettato del delitto (che risale alla notte tra il 28 febbraio e il 1° marzo del 2019) ha ricostruito – dal suo punto di vista, e in due ore di interrogatorio – quanto accadde nella casa di Sorico. Confermando anche che all’origine della lite ci fu la bolletta della luce, non pagata che ha portato alla conseguente sospensione dell’energia elettrica il giorno prima. Bolletta che Pietro Sandrini – a suo dire – avrebbe voluto sobbarcarsi.