Lake Como Film Festival, la due giorni dedicata al cinema e al paesaggio a Villa Erba e l’ultima serata che ha visto protagonista il concorso FilmLakers a Como hanno sfidato il cattivo tempo dell’ultimo fine settimana, riuscendo a garantire la programmazione nella sua interezza.
Domenica sera la premiazione del concorso FilmLakers, quest’anno dedicato al tema “Como, la città paesaggio”. Tra le 7 troupe di giovani che hanno realizzato 7 cortometraggi raccontando la città di Como, ha vinto TEAM MET. Il loro corto “Benito” – girato tra Civiglio, Garzola e Brunate – ha strappato applausi e commozione.
Le due giornate di venerdì e sabato, con le Lake Como Film Nights, hanno registrato oltre 2.000 ingressi. In questa nuova edizione, raddoppiata come durata, il pubblico ha riempito gli spazi di tutte le programmazioni. Andy Serkis, regista di “Mowgli – Il figlio della Giungla”, ha già dichiarato di voler tornare sul Lario.
Anche in rete sui social il Festival ha avuto riscontri importanti: i post della pagina Facebook hanno raggiunto quasi 312mila persone, con oltre 15mila interazioni con i post. Il profilo Instagram ha raggiunto 1.600 follower dal lancio dell’iniziativa.
“La partecipazione costante in tutte le sale alle differenti proposte che spaziano dalle retrospettive legate a Visconti alla valorizzazione cinematografica del Lario fino alle proiezioni del grande schermo, anche fino all’alba, dimostrano che c’è un pubblico di riferimento interessato al nostro progetto”. Ha detto Alberto Cano, Direttore del Festival e fondatore dell’Associazione Lago di Como Film Festival.
“Dopo il successo dello scorso anno, e seguendo il progetto “La Cultura per Villa Erba”, abbiamo nuovamente messo il compendio al centro: la logica di piena valorizzazione delle diverse parti (Villa antica, parco e centro congressuale) ha permesso di dispiegare un calendario articolato, – ha aggiunto il presidente di Villa Erba S.p.A, Filippo Arcioni -. La capacità professionale di adattare gli eventi in programma dagli spazi esterni a quelli interni, la presenza di un pubblico variegato e l’unicità del luogo ci spingono a perseguire questo percorso”.