È scontro sulle case popolari a Como. A sollevare la questione è stato nei giorni scorsi il consigliere comunale di Civitas, ed ex assessore di Palazzo Cernezzi, Bruno Magatti che ha accusato l’amministrazione di non aver ancora provveduto alla ricognizione delle case popolari prevista dalla nuova legge regionale. “Questa ricognizione – ha spiegato Magatti – a Como e nei paesi dell’ambito di cui la città è capofila non è stata comunicata ad Aler perché semplicemente non è stata fatta”.
Il termine ultimo per presentare la programmazione infatti è scaduto il 10 giugno scorso. Il Comune intanto si difende. Il dirigente dei Servizi Sociali di Palazzo Cernezzi, Giuseppe Ragadali spiega: “Nessun ritardo. Nella circolare inviata da Regione Lombardia viene specificato che i tempi fissati per comunicare la ricognizione degli alloggi popolari non sono perentori – e aggiunge – Quello che conta è che l’operazione venga effettuata entro il 2019 per evitare che la procedura si blocchi”.
La pubblicazione di un unico bando per tutto l’ambito dei 23 comuni e l’Aler è prevista dunque per il prossimo mese di ottobre, quando il Comune attiverà anche un servizio di informazione dedicato al pubblico. “I cittadini, a differenza dei precedenti bandi, dovranno presentare, per disposizione regionale, le proprie domande esclusivamente online sulla piattaforma regionale – spiega ancora il dirigente Ragadali – Solo successivamente i singoli Enti proprietari procederanno autonomamente all’assegnazione”.
I comaschi dunque dovranno aspettare, si spera, ottobre, per poter accedere ai bandi per l’assegnazione delle abitazioni.