I finanzieri della Compagnia di Como – nell’ambito delle verifiche finalizzate al contrasto del lavoro sommerso e alla lotta agli sprechi di denaro pubblico – dopo aver svolto dei controlli nei confronti di un commerciante residente a Opera (Milano) hanno scoperto un lavoratore in nero (in quanto mai formalmente assunto) la cui madre – lo scorso mese di marzo – aveva richiesto la pensione di cittadinanza per percepire un sussidio di circa 770 euro. La donna, nella domanda, aveva inserito il figlio tra i componenti del nucleo familiare, circostanza che vista l’irregolarità del rapporto lavorativo, comporta la decadenza del beneficio.