Un morto e un ferito in gravissime condizioni per l’esplosione di un serbatoio di Gpl a Gravedona ed Uniti. Il drammatico incidente è avvenuto attorno alle 10.30 in località Brenzio, nel giardino di un’abitazione privata durante il rifornimento della cisterna di gas per uso domestico. Ancora da chiarire la causa dello scoppio.
La cisterna, che poteva contenere mille litri di Gpl, dalle prime informazioni era nuova ed era appena stata interrata nel giardino. Per il riempimento è intervenuto un operaio della Butangas, una ditta specializzata di Cesana Brianza, nel Lecchese. L’uomo, Mauro Pigazzini, 53 anni, residente a Garlate, stava trasferendo il Gpl dalla cisterna al serbatoio quando, per cause ancora in fase di accertamento, è avvenuta una violenta esplosione.
Per lo scoppio, il contenitore si è spaccato e una parte è stata spinta fuori dal terreno, travolgendo in pieno l’operaio, che è stato sbalzato ad alcuni metri di distanza ed è purtroppo morto sul colpo, senza che i soccorritori potessero fare nulla. Il proprietario della casa, un 66enne di Stazzona, che era a poca distanza, ha invece riportato gravi traumi al volto e alle gambe. E’ stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Niguarda, dove è ricoverato in prognosi riservata.
A Gravedona sono intervenuti i vigili lavoro i vigili del fuoco con tre squadre, i carabinieri della compagnia di Menaggio, i tecnici dell’Ats Montagna, oltre ai mezzi di soccorso. La procura di Como ha aperto un’inchiesta, coordinata dal magistrato Simone Pizzotti. Avviate le indagini per chiarire la causa dello scoppio. Domani sono attesi gli esperti del nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco per gli accertamenti.
Lutto a Garlate per l’operaio morto. Pigazzini, sposato e padre di due figlie, era molto conosciuto in paese. “Siamo sotto shock – ha detto il sindaco del paese lecchese, Giuseppe Conti – Come comunità ci stringiamo alla moglie e alle figlie”.