Al via il primo mini rimpasto del governo gialloverde. Ieri la nomina a ministro per le Disabilità e la Famiglia di Alessandra Locatelli, oramai ex vicesindaco e assessore alle politiche sociali del Comune di Como. La leghista comasca è subentrata a Lorenzo Fontana, passato agli Affari europei.
“Al di là delle differenti posizioni politiche e partitiche, tutta Como deve essere orgogliosa di esprimere un ministro della Repubblica italiana, anche considerando l’impegno e l’attenzione dedicati proprio ai temi del sociale e della famiglia da parte di Alessandra Locatelli nel suo ruolo di assessore comunale”, spiega il sindaco Mario Landriscina. “Ad Alessandra Locatelli e a tutti i comaschi impegnati nell’azione di governo dello stato nazionale auguriamo buon lavoro, con la convinzione del loro proficuo impegno per il buon governo del Paese mantenendo saldo il legame con il territorio a cui appartengono e che hanno l’opportunità di rappresentare al livello più alto dello Stato”.
A Como intanto è già scattato il totonomi in quota Lega per il posto lasciato vacante dall’attuale ministro Alessandra Locatelli. L’unica certezza sembrerebbe essere il ruolo di vicesindaco di Como per l’assessore al bilancio, Adriano Caldara della Lega. Più complicate invece le ipotesi che ruotano attorno al volto del nuovo assessore alle politiche sociali di Palazzo Cernezzi. Quel che è certo, è che sarà una donna, nel rispetto delle quote rosa che devono essere rappresentate nella composizione dell’amministrazione.
Il nome che circola è quello del consigliere leghista Alessandra Bonduri, anche se ancora non sarebbe stata contattata, alla quale subentrerebbe il primo dei non eletti alle comunali del 2017: Pierangela Torresani con 39 preferenze, seguita da Ivan Cavadini con 27 voti. “Sono a disposizione del mio partito, saranno loro a fare le valutazioni più giuste – spiega il consigliere Alessandra Bonduri – Mi farebbe piacere e sarebbe un grande onore”.
Torresani però non sarebbe ben vista dal gruppo verde comasco a differenza di Cavadini, stando a quanto riportano voci interne al Comune, e potrebbe dunque essere proprio questa la causa di un’eventuale stroncatura alla nomina di assessore del consigliere Bonduri. La Lega dunque guarda fuori dalle mura di Palazzo Cernezzi ma restando sempre a Como. Più probabile dunque al momento e salvo eventuali colpi di scena, che i verdi propongano un nome esterno.