Zona a traffico limitato di Como: dal primo gennaio fino al 24 maggio le multe erogate sono state in totale 28.244. Oltre 5mila multe al mese e poco più di 188 sanzioni giornaliere. I due varchi più inflazionati sono gli accessi di via Rodari, che ha collezionato 11.885 ingressi non autorizzati e l’accesso di via Cairoli che invece ha totalizzato 7.128 sanzioni.
È il bilancio delle sanzioni dopo sei mesi dall’attivazione, scattata a dicembre del 2018, delle nuove telecamere a controllo dei varchi nella Zona a Traffico Limitato della città. I nuovi apparecchi sono stati installati a inizio dicembre e nei giorni immediatamente successivi è stato boom di sanzioni: 800 in tre giorni. A quanto pare però gli automobilisti comaschi non si sono ancora abituati ai nuovi occhi elettronici. “Il trend è abbastanza costante – spiega il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo – il picco lo abbiamo registrato nel mese di aprile con un aumento degli accessi sanzionati”. Ad aprile infatti sono state staccate dai vigili 7.487 multe. Numeri da capogiro, se si pensa che mediamente venivano multati 60 -70 veicoli al giorno.
Dal 3 dicembre, lo ricordiamo, gli apparecchi esistenti che delimitano il perimetro della città murata sono stati sostituiti, ma è stato anche ampliato il raggio d’azione. Le sanzioni scattano per chi passa sotto le telecamere di via Indipendenza in uscita, di via Rodari e via Cairoli in ingresso e uscita, di via Grassi e Garibaldi in uscita e di via Dell’Annunciata. Invariati gli altri accessi della città, come via V Giornate, via Diaz, via Carducci. La sanzione, in caso di ingresso non autorizzato nella Ztl, è di 83 euro. Nelle casse comunali, da gennaio a fine maggio, sarebbero dunque finiti circa due milioni e 300mila euro.
Intanto il Comune lavora allo studio di nuove postazioni per il controllo della velocità: gli autovelox sulla Napoleona. Si tratta delle colonnine arancioni, con rilevatore di velocità mobile – già comparse in molti comuni – che hanno lo scopo di far rallentare l’automobilista. “Stiamo valutando la possibilità di installare, dopo l’estate, quattro box, due in salita e due in discesa – spiega Ghezzo – Siamo al lavoro per predisporre l’appalto”.