Dietrofront dell’Ats Insubria sulla vicenda dei nove dipinti della prestigiosa “Quadreria” dell’ospedale Sant’Anna a rischio trasferimento da Como a Varese. Le opere rimarranno in città e dovrebbero essere collocate in Pinacoteca. La denuncia era partita dal mondo politico, e in particolare dal consigliere regionale Angelo Orsenigo, che nei giorni scorsi, in un’interpellanza all’assessore alla Sanità, Giulio Gallera, aveva parlato di “scippo ingiustificato”. La Quadreria è un patrimonio di 238 opere recuperato in cantine e sotterranei del Sant’Anna. E nove di queste opere, secondo quanto richiesto alla Soprintendenza nei giorni scorsi proprio da Ats Insubria, sarebbero dovute finire nel padiglione Biffi, da poco ristrutturato e ubicato nell’ex ospedale psichiatrico di Varese, sede ritenuta “più idonea a ospitare nove dipinti ora presenti nella sede direttiva di via Pessina a Como”. Sulla vicenda era intervenuto anche Roberto Antinozzi, direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna quando fu avviato l’intervento di restauro della Quadreria. “Si tratta di un patrimonio della cultura comasca che non deve muoversi da Como. – aveva dichiarato Antinozzi – Il mondo culturale e sociale deve mobilitarsi”. Oggi la retromarcia annunciata da Ats e dal presidente del Consiglio regionale lombardo Alessandro Fermi. “Grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Como – si legge in un comunicato dell’Ats – allo stato attuale si è acquisita la disponibilità a collocare i dipinti nella Pinacoteca del Comune. Al riguardo sono stati avviati i necessari contatti per i passaggi formali e gli approfondimenti tecnici”. “Rassicuriamo il consigliere regionale Angelo Orsenigo, ma soprattutto tutti i cittadini comaschi – è intervenuto Fermi – Dopo aver ricevuto la disponibilità del Comune di Como, attendiamo anche quella della Soprintendenza perché si possa procedere con il trasferimento definitivo in Pinacoteca: un luogo ideale dove tutti i cittadini, gli appassionati d’arte e i numerosi turisti che raggiungono il capoluogo potranno godere di questo patrimonio della cultura comasca”. “Sono molto soddisfatto di aver ottenuto questo risultato, – replica Orsenigo – ma se non mi fossi mosso fin da subito, quasi un mese fa, non so che fine avrebbero fatto quei quadri”.
Una conferma in tal senso arriva anche da Palazzo Cernezzi dove l’assessore alla Cultura Carola Gentilini annuncia «per la prossima settimana una riunione con i soggetti interessati per definire un prestito temporaneo delle opere da trasferire in Pinacoteca. Il Comune auspica che la nostra disponibilità venga accolta. Sarebbe un peccato per la città perder questo patrimonio», dice l’assessore.