Casinò di Campione, c’è sul tavolo un’offerta francese. A un anno dalla chiusura della casa da gioco dell’enclave, con una comunità ormai in ginocchio e centinaia di ex dipendenti finiti sotto la soglia di sopravvivenza, arriva adesso in paese una proposta di rilancio targata Propriétés & Co (HPA Holding), depositata e protocollata lo scorso 13 giugno in Comune dall’avvocato comasco Paolo Gatto e indirizzata al commissario governativo Maurizio Bruschi che, ormai da alcuni giorni, concluso il suo mandato, è tornato a Roma dove, proprio ieri, avrebbe consegnato al ministero la relazione nella quale tratteggia le possibili soluzioni per uscire dalla crisi. Bisognerà capire se sul piatto è stata messa anche questa offerta, che però ha la durata di 30 giorni. Ed è dunque prossima alla scadenza. Propriétés & Co è un gruppo imprenditoriale specializzato nello sviluppo di destinazioni turistiche, pronto a operare – come si legge nel progetto consegnato – per un’immediata «riapertura del Casinò di Campione, con l’obiettivo di portarlo a essere la prima casa da gioco europea in otto anni». Il gruppo punterebbe ad ottenere una concessione della gestione del Casinò per 20 anni, così da poter effettuare gli investimenti necessari «per il rilancio della casa da gioco». Nella lettera di intenti depositata in Comune è stato allegato anche il conto economico, con l’evidenza di 6 milioni di fondi e una fideiussione da 30 milioni di euro. Insieme alla casa da gioco – per cui si prevede la creazione di 250 posti di lavoro con priorità per i residenti – si punta a realizzare un hotel a 5 stelle, una Spa, una fondazione d’arte contemporanea, negozi, abitazioni e uffici. E sarebbe già stato scelto anche il nome del nuovo direttore del casinò, ovvero Eric Perrin, direttore di Annecy Casinò, struttura con la quale si vorrebbe creare una partnership per sviluppare nuovi progetti.
E si aspetta ancora?