Con 16 voti favorevoli e 12 contrari è stato approvato ieri sera il regolamento di polizia urbana di Como.
Durante una serata caldissima e non soltanto per il meteo.
Dopo sette sedute, la discussione di oltre 100 emendamenti, grazie all’appoggio della Lista Rapinese, il documento è realtà. Il regolamento non sarà esecutivo sin da subito ma tre mesi dopo la pubblicazione all’Albo Pretorio.
“Cambiare uno strumento che risale al 1934 e adeguarlo ai tempi moderni non era un lavoro semplice – ha detto l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti – le contestazioni non sono mancate ma credo ci sarebbero state ugualmente anche se avessi riunito commissioni su commissioni. Tutto è migliorabile e siamo ancora in tempo – aggiunge l’assessore – come ad esempio avverrà con i pescatori con cui abbiamo avviato un dialogo”. “Questi tre mesi serviranno per fare formazione all’interno del comando – dice ancora Negretti – una precisazione però voglio farla, l’obiettivo del documento non è colpire i deboli come qualcuno ha detto, ma restituire ordine e decoro alla città, è quello che ci chiedono le persone. Abbiamo lavorato partendo proprio – conclude – dalle segnalazioni dei cittadini”.
Tra i voti contrari (oltre a Pd, Svolta Civica, 5 Stelle, Civitas e Mantovani del Gruppo misto) spiccano quelli di Forza Italia, il gruppo nei giorni scorsi si era già espresso in modo netto. Si consolida dunque la spaccatura che era già emersa chiaramente.
Il capogruppo Enrico Cenetiempo è stato pungente e ieri sera ha detto: “Questa è la vittoria di Rapinese che è arrivato dove voleva arrivare”. Chiamato in causa Rapinese respinge le critiche: “Ho lavorato per il bene di Como, mi accusano di essere sempre l’oppositore a prescindere una volta che non è così non va bene lo stesso, comunque io mi muova secondo qualcuno sbaglio. Sono state accolte venti mie modifiche pertanto sono soddisfatto” ha concluso.
Infine le riflessioni di Svolta Civica che in una lunga nota definisce il regolamento “un pasticcio assoluto, fatto di contenuti confusi e contraddittori e che ha obiettivi assurdi e non realizzabili”.