Una comasca sulla Sea Watch 3, la nave ong con a bordo 42 migranti che nella notte ha attraccato a Lampedusa. Una manovra costata l’arresto alla capitana Carola Rackete.
E’ Giorgia Linardi, portavoce per l’Italia dell’organizzazione Sea Watch.
Classe 1990, giurista, Linardi si occupa di diritti umani e migrazioni. Ha studiato in Italia e all’estero.
Ora si trova a gestire una situazione molto delicata, sia dal punto di vista giuridico, sia da quello della comunicazione.
Dopo un lungo braccio di ferro, come noto, la Sea Watch 3 ha attraccato a Lampedusa invocando lo stato di necessità, ma al tempo stesso ignorando l’alt della Guardia di Finanza e le direttive del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
La capitana della nave, la tedesca Carola Rackete, è stata arrestata poco dopo l’attracco ed è ai domiciliari. Si è scusata con i finanzieri per la manovra azzardata di approdo, durante la quale ha speronato una motovedetta dei finanzieri. Ma la vicenda è tutt’altro che conclusa: il ministro Salvini ha minacciato un decreto di espulsione per Carola Rackete, nel caso in cui la capitana venisse scarcerata.
Intanto, tramite Facebook, il comasco Nicola Molteni – sottosegretario all’Interno – parla di “vittoria” per Matteo Salvini.
https://www.youtube.com/embed/oWBOCKXtgUY?rel=0&rel=0&showinfo=0″ frameborder=”0″ allow=”accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture” allowfullscreen>