Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del commissario di Campione d’Italia Giorgio Zanzi e già da lunedì potrebbe scattare l’iter per gli esuberi, che dovrà essere concluso entro trenta giorni. Degli attuali 85 dipendenti in servizio nel municipio dell’enclave, ne dovranno rimanere solo 15.
Lo scorso anno, l’ex sindaco Roberto Salmoiraghi aveva firmato una delibera in cui decretava l’esubero di 86 dei 102 dipendenti del municipio. Una misura drastica, necessaria per adattarsi agli standard previsti a livello normativo sul rapporto tra numero di residenti e numero di dipendenti pubblici. La decisione ha scatenato una lunga battaglia legale a suon di ricorsi e controricorsi. I dipendenti hanno presentato ricorso al Tar contro la delibera degli esuberi. In attesa della discussione nel merito, prevista per novembre, il Tribunale amministrativo del Lazio aveva sospeso l’attuazione dei tagli. Contro la sospensiva ha presentato ricorso al Consiglio di Stato il commissario Zanzi, che ha sottolineato l’esigenza di far scattare i tagli per esigenze di bilancio.
Oggi la decisione dei magistrati, che hanno accolto il ricorso del commissario prefettizio e annullato la sospensiva, indicando come prioritarie le esigenze economiche dell’ente pubblico e la necessità di far quadrare il bilancio del Comune. Può dunque partire l’iter dei licenziamenti.
“Entro i prossimi trenta giorni si deve completare il percorso di attuazione della delibera – commenta Vincenzo Falanga – Rimane l’amarezza rispetto all’incapacità della politica di risolvere il problema prima che diventasse una battaglia nelle aule di tribunale”. “A Campione verranno dimezzati i servizi ai cittadini – aggiunge Falanga – a una comunità che già è in ginocchio. Ci sono persone che da 16 mesi non ricevono lo stipendio e questo rende ancora più forte la delusione sull’incapacità delle istituzioni di dare risposte”.