Il Consiglio di Stato ticinese ha deciso di bloccare una parte dei ristorni dei frontalieri per far fronte al debito accumulato nei confronti della Svizzera dal Comune di Campione d’Italia. La decisione è stata presa oggi all’unanimità. Il Consiglio di Stato non verserà all’Italia la somma prevista, pari a 84,33 milioni di franchi, ma una somma decurtata di 3,8 milioni di franchi, pari appunto ai soldi non versati dall’enclave nelle casse della Confederazione Elvetica.
“Ritenuta la perdurante e crescente situazione debitoria del comune di Campione d’Italia nei confronti di vari enti pubblici e semi pubblici del Canton Ticino per un ammontare di 3,8 milioni di franchi e considerata la mancanza di informazioni e garanzie chiare da parte del Governo italiano, malgrado l’impegno espresso di onorare il dovuto – si legge nella nota ufficiale dell’ente – il Consiglio di Stato ha deciso di autorizzare il versamento entro il 30 giugno di una somma al netto di detto importo”. “La parte mancate – prosegue la nota – considerata la mancanza di informazioni e garanzie chiare da parte del Governo italiano, verrà pagata quando le autorità italiane competenti avranno versato l’integralità della somma dovuta agli enti cantonali coinvolti”.
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