“Senza un ripensamento complessivo, questo sistema sanitario tra cinque anni non reggerà più”. Il direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi ha insistito sulla necessità di affrontare in tempi brevi i problemi che mettono a rischio la tenuta della sanità comasca e italiana, partendo dal numero di posti letto per pazienti acuti ben al di sotto della media sul Lario e dalla grave carenza di medici ma anche di infermieri e operatori sanitari più in generale. Un allarme condiviso dalla procuratrice speciale del Valduce Mariella Enoc, che si chiede: “Fino a quando potrà reggere questo sistema? La prospettiva è quella di una crisi generale, che può essere evitata rivedendo in toto la situazione con tutti i soggetti coinvolti”, difficoltà confermata anche dal direttore dell’Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez.
Una riflessione nata nell’abito del convegno “Como in salute”, organizzato dalla Cisl dei Laghi a Villa Gallia per fare il punto, partendo dalla riforma sanitaria regionale, sulle priorità condivise da, sindacati, istituzioni, aziende sanitarie e socio sanitarie del territorio, pubbliche e private.
Dalle liste d’attesa alla presa in carico dei pazienti cronici, dalle cure domiciliari all’assistenza protetta, dal sovraffollamento costante dei pronto soccorso alle aggressioni al personale, i relatori hanno analizzato la situazione attuale per evidenziare poi le difficoltà che più minano il sistema, su tutti proprio la carenza di figure professionali. Un problema che, a Como e in Lombardia, come ribadito dal presidente dell’ordine dei medici Gianluigi Spata e da quello degli infermieri Dario Cremonesi è incrementato in modo esponenziale dall’attrazione esercitata dalla vicina Svizzera.
Sanitario e sociale devono integrarsi. “Una divisione tra spesa sanitaria e sociale è ormai impensabile e occorre superare anche il concetto di esternalizzazione, ragionando invece in termini di affidabilità e garanzia di qualità dei servizi”, ha sottolineato il vicepresidente di Confcooperative Insubria Patrizio Tambini.
I rappresentanti sindacali della Cils dei Laghi – Giovanni Pedrinelli per i pensionati, Cesare Guanziroli per i medici e Giuseppe Landi per la funzione pubblica – hanno chiesto di ragionare insieme su un piano di interventi condivisi. Gli obiettivi sono stati sintetizzati dal segretario regionale Cisl Lombardia Pierluigi Rancati: “Riordino della rete dell’offerta territoriale, completamento della riforma dei cronici e riduzione delle liste d’attesa”.