E’ morto nel torrente Bares il turista di 60 anni, australiano, che era disperso da ieri pomeriggio sui monti di Livo. L’uomo era sparito mentre faceva canyoning e l’amica che era con lui aveva dato l’allarme, facendo scattare un’ingente mobilitazione per le ricerche. In serata il corpo dell’uomo è stato ritrovato in una forra.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo, Terence Lee, in vacanza sul lago di Como con la moglie e altri amici, stava facendo canyoning con un’amica sui monti dell’Altolago. La donna, durante l’escursione ha deciso di rinunciare e il 60enne ha scelto invece di proseguire da solo. Tempo dopo, la donna ha visto lo zaino dell’amico trascinato dall’acqua e, non riuscendo a contattarlo, si è allarmata e ha chiesto aiuto a un gruppo di turisti tedeschi arrivati in quel momento nella zona. I giovani hanno chiamato il 112 ed è stato inviato l’elicottero del 118, che ha calato nella zona delle ricerche due tecnici del Soccorso Alpino.
“I soccorritori – spiegano dal Soccorso Alpino – hanno individuato le corde che erano state probabilmente ancorate dall’uomo per la discesa. Il corpo del 60enne era a poca distanza, sott’acqua, nel primo tratto del torrente, purtroppo già senza vita”.
Il corpo dell’uomo è stato recuperato in tarda serata e poi trasferito con il verricello sull’elicottero e trasportato all’ospedale di Gravedona. Per le ricerche e il recupero hanno lavorato venti tecnici del Soccorso Alpino delle stazioni di Dongo e Lario Occidentale, oltre alla squadra forre regionale lombarda. Al lavoro anche i vigili del fuoco di Como.
“Il torrente Bares – spiegano i tecnici del Soccorso Alpino – si trova in una zona a circa due ore e mezzo di cammino dal più vicino parcheggio ed è molto complesso, richiede competenze sia alpinistiche, sia di canyoning. In questi giorni la portata d’acqua è notevole, a causa delle ultime precipitazioni che hanno interessato l’arco alpino”.