Il maltempo della scorsa notte ha provocato danni gravi all’agricoltura lariana. L’allarme arriva dalla Coldiretti di Como e Lecco. “Bombe di grandine hanno colpito a macchia di leopardo il territorio – spiega il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi – devastando le coltivazioni agricole di frumento, orzo, mais, zucchine, zucche, ortaggi a foglia, mentre negli alpeggi è andato distrutto il foraggio per le mucche che dovevano salire sui pascoli di montagna”. Tutto è iniziato nel pomeriggio di ieri, quando una violenta bufera di vento si è abbattuta sulla zona dell’alto lago, sopra Dongo, con tetti scoperchiati e piante cadute. Per ore, in alcune zone, è mancata anche la corrente elettrica. I tecnici di Coldiretti Como Lecco sono al lavoro per determinare l’incidenza delle perdite: dove la grandine è stata particolarmente intensa si parla dell’80-90%, in altri casi si spera in un recupero, tempo permettendo. Nel Meratese, “il fieno nei prati non falciati è stato allettato e difficilmente potrà rialzarsi – spiegano gli agricoltori – Ciò comprometterà gran parte del raccolto”. “In attesa del grande caldo, gli ultimi temporali aggravano il drammatico conto dei danni nelle campagne lariane dove una pazza primavera rischia di farsi ricordare con un bilancio pesante”, conclude il presidente Trezzi.
Dall’inizio del 2019, secondo i dati diffusi da Coldiretti, in Italia sono state registrate 86 grandinate, più di una ogni due giorni, con un balzo del 48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Sono gli effetti di una tendenza alla tropicalizzazione, – spiegano da Coldiretti – che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali e bombe d’acqua, i cui effetti si fanno sempre più devastanti, specie in un’areale delicato come quello lariano e prealpino, dove l’aria calda della pianura incrocia quella fredda delle vicine Alpi, provocando rapide inversioni termiche che aumentano la violenza delle precipitazioni”.