Rallentamento per il settore metalmeccanico in provincia di Como. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Confindustria Como. Confrontando i risultati dello scorso mese di marzo con quelli di febbraio, nell’Indagine congiunturale di Federmeccanica si segnala un quadro altalenante per quanto riguarda ordini, attività produttiva e fatturato e una decelerazione sia nel mercato interno che in quello estero.
Il dato locale include anche Lecco e Sondrio, il campione è composto dalle imprese che sono state interpellate sul presente ma anche sulle aspettative per il futuro.
Con riferimento agli ordini in Italia, è segnalata una riduzione nel 38,5% dei casi, mentre un aumento nel restante 20,5%. Per quanto riguarda invece la domanda oltre confine le imprese del campione indicano stabilità nel 47,2% dei casi, una diminuzione in un caso su tre.
L’attività produttiva risulta stazionaria per oltre una realtà su due ma, nel caso di indicazioni di variazione, la diminuzione risulta più diffusa rispetto all’aumento.
L’esame della capacità produttiva fa emergere una situazione eterogenea nella quale, a fianco di realtà che comunicano elevati livello di utilizzo degli impianti, vi sono imprese che segnalano invece un impiego ridotto.
I giudizi espressi riguardo al fatturato confermano come lo scenario risulti variegato; tra le imprese del campione le vendite risultano in diminuzione per il 33,3% del campione e in aumento per il 30,8%.
Lo scenario occupazionale risulta comunque stabile per otto imprese su dieci.
“Il rallentamento dell’economia globale, l’incertezza della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina che si è accentuata nelle ultime settimane, la frenata della produzione in Germania e le incognite sulla conclusione della Brexit – spiega Ivan Parisi, Presidente del Gruppo Metalmeccanici di Confindustria Como – sono tutti fattori che generano incertezza e possono spingere verso una preoccupante recessione. A questo si aggiunge l’instabilità interna che rende il contesto economico ancora più complesso”. “I Paesi con un alto debito come il nostro – aggiunge – sono maggiormente esposti a rischi quando le condizioni esterne si deteriorano”.
“Di fronte a questa situazione è evidente che bisogna puntare di “Più” sulla Metalmeccanica. È indispensabile – dice ancora – continuare sulla strada delle riforme, così come stimolare la creazione di un eco sistema 4.0. È necessario puntare sempre di “più” sull’Innovazione”
“Il nostro tessuto industriale è per la stragrande maggioranza composto da piccole imprese che svolgono un ruolo chiave nelle filiere del valore. La competitività del Paese – conclude Parisi – passa anche attraverso azioni coordinate a livello Europeo, nazionale e locale”.
https://www.youtube.com/embed/I5sTkzs1bJ0?rel=0&rel=0&showinfo=0″ frameborder=”0″ allow=”accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture” allowfullscreen>