Il gruppo di +Europa Lario attacca la recente sentenza della Corte di Cassazione che bolla come illecita la vendita dei derivati dalla coltivazione della cannabis e propone provocatoriamente la chiusura di tutti i tabaccai, alla luce dei danni provocati dal fumo.
Novella Ciceri, del direttivo di +Europa Lario, dichiara: “Alcool e tabacco sono tra le prime cause di morte e malattie in occidente e l’organizzazione mondiale della sanità ha definito l’alcool la sostanza più pericolosa. Vogliamo quindi rendere anche questo illegale e toglierlo dagli scaffali di ogni supermercato? O questi prodotti vanno bene perché tassati abbondantemente dallo Stato?”
Il gruppo bolla come “vergognosa” la recente sentenza della Corte di Cassazione sulla cosiddetta “canapa light”. “In Italia ci sono oltre mille negozi, con un fatturato che sfora i 150 milioni di vendite – dicono – La coltivazione della cannabis light ha sfiorato i 4mila ettari, iniettando linfa nel settore agricolo e permettendo a moltissimi giovani di provare a investire in un progetto legale, sicuro. Ciò che era stato definito legale, ora non lo è più e, come sempre in questo Paese, sono i giovani che hanno creduto fortemente nella bontà di questo settore che ci rimettono”.
Il mercato della canapa light da circa un anno è arrivato anche a Como e i commercianti temono ripercussioni dopo la sentenza. “Noi di +Europa Lario stiamo organizzando una serata informativa a tema cannabis e chiediamo una cosa molto semplice: la messa al bando e la chiusura di tutti i negozi di tabacchi”, chiudono gli esponenti del partito.