Sono giorni di caos sulla statale Regina, bloccata da un afflusso di veicoli che va oltre la media della stagione. Complice anche la festa dell’Ascensione in Svizzera di giovedì e il lungo ponte fino al weekend, il primo di sole dopo un mese di maggio segnato dal maltempo, il traffico sulla statale che costeggia il lago è arrivato vicino al collasso. Anche questa mattina tre vigili sono stati impegnati a gestire la viabilità. I cittadini dei comuni interessati sono esasperati, a tal punto che qualcuno ha pensato di scrivere al Prefetto Ignazio Coccia, al Sottosegretario Nicola Molteni, al presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca, ai sindaci della zona e all’Anas per chiedere interventi urgenti. «Tra giovedì e ieri sulla Regina abbiamo registrato il passaggio di circa 20mila auto al giorno – spiega il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli – Teniamo conto che la media stagionale è di circa 15mila. Ai mezzi leggeri si sommano quelli pesanti, quindi tir, pullman e tanti camper. Basta una manovra sbagliata in una strettoia e la situazione diventa ingestibile».
Dai primi giorni di maggio, lungo la Statale, dalle 7 alle 11 e dalle 15 alle 19, sono in azione i movieri per regolare la viabilità. «Abbiamo una fascia scoperta, da sempre ritenuta non prioritaria – spiega Castelli – I movieri, in azione fino a fine ottobre, ci costano 69mila euro. Una spesa che quest’anno è sostenuta dall’amministrazione provinciale e dai comuni di Tremezzina, Argegno, Sala Comacina, Colonno, Griante, Porlezza e Menaggio. Non hanno contribuito Anas, l’ente proprietario della strada, e le associazioni di categoria».
L’ordinanza che prevede limitazioni per i mezzi pesanti, che al mattino possono viaggiare soltanto in salita verso nord, mentre la sera possono soltanto percorrere la strada in direzione Como, secondo il comandante, sta dando pochi risultati. «Sono previste deroghe per tutti coloro che caricano o scaricano persone o merci tra Argegno e Menaggio – dice Castelli – e questo rischia di far perdere efficacia al provvedimento. Dopo 15 anni di sperimentazioni, abbiamo proposto il senso unico permanente che permette ai camion di salire verso il lago e poi scendere dalla statale 36. Un secco no è arrivato dalle associazioni di categoria, che dopo l’ultima riunione sono state invitate a proporre un loro piano. Siamo in attesa di una proposta. Qualsiasi cosa verrà decisa non inciderà ovviamente sulla stagione in corso, ma confidiamo si trovi una soluzione per la prossima».