Il prezzo del gasolio oscillava tra un euro e un euro e 20 centesimi. Distributore self-service e pagamenti con una chiavetta ricaricabile, con un meccanismo identico a quello dei distributori di caffè e snack. La cisterna di carburante era in un anonimo container a Guanzate e i clienti erano decine, compresi taxi, pulmini e auto che offrono il servizio di noleggio con conducente. Tutto, rigorosamente abusivo ed esentasse.
Una truffa scoperta dai Baschi Verdi della Guardia di Finanza di Como, che hanno sequestrato il distributore di carburante abusivo. Nel container erano custodite due cisterne con 2.500 litri di gasolio di contrabbando, gestite da un improvvisato benzinaio, a sua volta abusivo. Una totale evasione delle imposte, ma anche una violazione delle norme di sicurezza.
Il gasolio da autotrazione, trasportato illegalmente con un’autocisterna riconducibile a una società con sede operativa nell’Altolago, veniva immesso nelle cisterne, collegate elettronicamente a un unico contatore. Il cliente inseriva una chiavetta magnetica prepagata e, come ad un qualsiasi self-service, faceva benzina. Le schede venivano ricaricate collegandosi a un computer con un apposito software.
La guardia di finanza ha accertato, analizzando la documentazione sequestrata al benzinaio abusivo che negli ultimi 2 anni sono stati erogati illecitamente circa 250mila litri di gasolio, con almeno 100mila euro di imposte evase. L’impianto abusivo è stato sequestrato. Le fiamme gialle hanno denunciato a piede libero tre persone per ricettazione, mancato pagamento dell’accisa e irregolare circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa. Contestato anche il contrabbando.