Esigenze tecniche relative ai sottoservizi e la necessità di manutenzione degli impianti tecnici: è il verdetto che arriva dalla conferenza dei servizi, che si è svolta oggi, sul progetto definitivo per la riqualificazione dei giardini a lago di Como. In una nota il Comune di Como fa sapere che “il documento che sarà prodotto in seguito alla conferenza dei servizi con le novità emerse verrà sottoposte al sindaco, al segretario generale e alla giunta comunale per un’ulteriore verifica prima di poter delineare il futuro dell’area”.
L’iter del progetto stenta a decollare. Il cantiere, non ancora iniziato, sta incontrando una serie di intoppi: lungaggini dovute a cavilli burocratici hanno di fatto modificato il cronoprogramma, facendo slittare l’inizio dei lavori. Il rischio, purtroppo sempre più concreto, è quello di perdere i contributi regionali previsti per l’opera.
Il lungo restyling che cambierà il volto dei giardini a lago dovrebbe infatti terminare nel 2020, perché i lavori di riqualificazione, secondo il cronoprogramma, dovrebbero iniziare ad ottobre del 2019 e durare al massimo cinque, sei mesi. La speranza è la stessa: avviare il cantiere al termine di quest’anno.