Nei due comuni più grandi di questa tornata amministrativa, Cantù e Mariano comense, il centrodestra, spinto dalla Lega, si è imposto nettamente.
Nella Città del mobile sin dalle prime sezioni scrutinate è stato chiaro che la fascia tricolore sarebbe andata ad Alice Galbiati, vicesindaco reggente, alla guida del comune dopo la dichiarata incompatibilità di Edgardo Arosio. Galbiati, sostenuta da Lega, Cantù Sicura, Forza Italia e Fratelli d’Italia ha totalizzato più di 11.800 preferenze, ossia il 60,71% del totale. “E’ una grande soddisfazione e un grande onore ma anche un onere”, ha detto commentando a caldo il risultato elettorale il nuovo sindaco di Cantù che sta già pensando alla squadra di governo, di cui però non ha voluto anticipare nulla ma i nomi, che svelerà entro pochi giorni, li ha già in mente.
I risultati dei suoi avversari, Vincenzo La Torraca (Cantù con Noi, Pd e Unire Cantù) si è fermato al 17,44%, Paolo Di Febo (Lavori in Corso, Cantù Rugiada e FederaLista) al 15,9%, seguono a distanza Ruggero Bruni (5stelle) e Salvatore Ferrara (Forza Nuova).
Anche a Mariano Comense, con il 55,5% delle preferenze, si è imposta la coalizione di centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Mariano Ideale) che ha portato all’elezione, Giovanni Alberti. Segue al 36% Fermo Borgonovo (Pd e Mariano Duepuntozero), il Movimento 5 stelle con la candidata Carmela Colomo si è fermata invece a meno del 9%.
«Ero fiducioso sul buon esito delle votazioni – è l’esordio del nuovo sindaco – Non si tratta di presunzione ma del fatto che siamo riusciti a formare un gruppo solido di 50 persone che ben rappresenta il tessuto sociale ed economico del paese. Abbiamo poi fatto subito un programma composto e calibrato sulle esigenze e le richieste della gente» aggiunge Alberti.