Dubbi, perplessità ma anche voci positive e collaborative. La presentazione dettagliata della proposta di riqualificazione dell’area ex Ticosa ha già acceso il dibattito.
«Un progetto importante, sarà un nuovo biglietto da visita per Como grazie all’offerta di parcheggi, verde e l’accorpamento di uffici e servizi», dice il presidente degli ingegneri di Como Mauro Volontè. Soddisfatti anche i commercianti. «Si è fatta la scelta migliore nel voler puntare su servizi come i parcheggi e sull’offerta di verde e cultura, due veri traini per i turisti sempre più presenti in città», dice Marco Cassina, presidente di Federmoda di Confcommercio Como. Anche Stefano Vicari, rappresentante dei commercianti di via Milano Alta, arteria a ridosso del nuovo quartiere è positivo. «È un piano molto interessante e condivisibile – dice – l’importante è che non si crei un’isola staccata dal resto della città. Che la nuova Ticosa – aggiunge – non diventi una cattedrale nel deserto ma possa essere connessa con il resto di Como. Adesso ci aspettiamo di essere ascoltati dal Comune». Soddisfatti anche gli artigiani. «Il percorso sarà sicuramente ancora lungo – spiega Alberto Bergna, segretario generale della Cna – ma le prospettive sono buone e sul futuro bisogna ripensare tutto l’asse fino ai giardini a lago».
Diverse invece le interpretazioni sul versante politico. «Noi siamo pronti a collaborare a questo grande progetto di riqualificazione – dice il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Stefano Fanetti – Adesso ovviamente bisognerà comprendere anche l’iter – temporale ed economico – che si apre per la realizzazione del piano». Critico Alessandro Rapinese. «Non riescono a sistemare una trave nella sala del consiglio comunale e vogliono creare un quartiere nuovo di zecca – si chiede – Facciano il parcheggio, il resto non serve». L’ultima voce è quella del capogruppo in consiglio del Movimento 5 Stelle, Fabio Aleotti. «L’idea di farne uno spazio pubblico, vista la situazione del mercato immobiliare, mi sembra l’unica soluzione – commenta – Servirebbe però la revisione dei collegamenti del trasporto pubblico, perchè ora il Comune è “servitissimo” mentre nella nuova collocazione sarebbe distante dalle linee attuali».