“Settimana prossima delibereremo la proposta di bonifica dell’area Ticosa”. Lo ha detto il sindaco di Como, Mario Landriscina, nel corso del suo intervento al convegno sull’area di via Grandi, organizzato questa mattina dall’associazione COstruiaMO in collaborazione con Espansione Tv e Corriere di Como nell’auditorium di via Sant’Abbondio 4. Tra qualche giorno si terrà la conferenza dei servizi che deciderà sul processo di bonifica della zona e sarà messa sul tavolo una prima bozza del progetto di riqualificazione, risultato di un lavoro di ascolto che prosegue da mesi.
Il primo cittadino ha poi aggiunto che “sarà imprescindibile un progetto per costruire il parcheggio, che costerà alcune centinaia di migliaia di euro, ma dovrà essere rivista anche la viabilità della zona”.
La Como del futuro parte dalla riqualificazione dell’area ex Ticosa, da anni abbandonata e inutilizzata, luogo simbolo di una città che ha la necessità di diventare maggiormente attrattiva.
E nel processo che porterà alla realizzazione di un progetto per l’area si inserisce anche l’università dell’Insubria, che vorrebbe ampliare i suoi spazi in quello che è oggi l’edificio della Santarella. “Vogliamo far parte di questo progetto – ha detto il vice rettore dell’Ateneo di Como, Stefano Serra Capizzano – perché la riqualificazione dell’area è fondamentale per l’attrattività della città per i giovani”.
Hanno preso parte al tavolo dei relatori, il vicepresidente dell’Ordine degli architetti di Como, Elisabetta Cavalleri, il presidente della Fondazione Volta, Luca Levrini, il numero uno dell’associazione dei costruttori edili lariani, Francesco Molteni e l’archistar, Joseph Di Pasquale, oltre al segretario dell’associazione COstruiaMO, Pino Zecchillo, che ha introdotto il dibattito, moderato dal giornalista del Corriere di Como, Dario Campione.
sarebbe bello ed interessante che su un’area così importante per la città tutti gli architetti, comaschi e non, potessero avere una piattaforma dove far convergere e rendere visibili le proprie proposte, anche solo come idea di massima.
arch.carlo madone